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MELONE (Cucumis melo)
Caratteri botanici Famiglia delle Cucurbitacee
Pianta annuale.
Ha un fusto strisciante che grazie a viticci si può arrampicare.
Foglie arrotondate.
Radice superficiale, ma che può scendere anche in profondità.
È una pianta monoica (prima si sviluppano fiori maschili e poi fiori femminili).
Il frutto è di grandi dimensioni (1-4 kg di peso); l’epicarpo (BUCCIA) e mesocarpo (POLPA) formano all’interno una cavità dove sono contenuti i semi.
Varietà
Meloni cantalupi: frutti globosi e a buccia liscia; polpa aranciata color salmone ; melone precoce di media pezzatura.
Meloni retati: ovali e tondeggianti, costolatura poco marcata; polpa verde giallastra e arancione.
Meloni da inverno: frutti di medie e grandi dimensioni; si conservano per molti mesi; frutti lisci senza coste di colore giallo; polpa verde chiara; coltivati nelle regioni meridionali.
ll “retato di Calvenzano” è un melone molto particolare dalla forma allungata, dal peso considerevole (dai 2 ai 5 Kg. e oltre) e dalla tipica scorza rugosa detta appunto rete o ricamo.
Storicamente il melone è stato importantissimo per Calvenzano e ha avuto il suo massimo splendore negli anni 20 e 30; vi fu un periodo in cui veniva consumato nei più importanti ristoranti di Parigi.
Negli anni 30 è stato consegnato alla residenza estiva dei reali d’Inghilterra che alla Cooperativa, secondo testimonianze di soci produttori di meloni, fecero avere un certificato di stima. Dal 2002 - dopo un periodo in cui la tradizione ha rischiato di esaurirsi - la Cooperativa Agricola ha avviato un progetto quinquennale per la riscoperta del “melone retato di Calvenzano”.

Tecnica colturale
La rotazione è di molti anni per diminuire l’attacco di crittogame e parassiti
Semina: primavera avanzata (aprile-maggio); i sesti d’impianto sono 2m (tra le file) e o,8-1 m (sulla fila).
La densità è di 1,5-2 piante a m2.
Per favorire la crescita è bene fare una pacciamatura.
Avversità

Mal bianco o oidio: forma una polverina bianca che porta a ingiallimento e morte.
Peronospora: forma macchie d’olio sulle foglie e si forma una muffa biancastra
Afide delle cucurbitacee: provoca ingiallimento e deperimento delle foglie, fiori e frutti. Vettore del virus del mosaico.